DOMUS_LAB – Atelier aperti in terraferma_Giorgio Trinciarelli

DOMUS_LAB Atelier aperti in terraferma ATELIER APERTO # 2 GIORGIO TRINCIARELLI    critica a cura di Gaetano Salerno progetto a cura di Gaetano Salerno Vito Campanelli Roberto Cannata presentazione venerdì 10 febbraio 2023 ATELIER VITO CAMPANELLI Via Colombo, 40 Mestre Giorgio Trinciarelli – Atelier aperto # 2_locandina

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DOMUS_LAB – Atelier aperti in terraferma_Simone Bortolotti

DOMUS_LAB Atelier aperti in terraferma ATELIER APERTO # 1 SIMONE BORTOLOTTI critica a cura di Gaetano Salerno progetto a cura di Gaetano Salerno Vito Campanelli Roberto Cannata presentazione venerdì 27 gennaio 2023 ATELIER SIMONE BORTOLOTTI Piazzale Madonna Pellegrina, 15 Mestre DOMUS_LAB – comunicato stampa ATELIER APERTO # 1

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Nodi di buio, onde di luce | Beti Cotic

Beti Cotic NODI DI BUIO, ONDE DI LUCE   critica a cura di Gaetano Salerno inaugurazione sabato 21 gennaio 2023 apertura mostra 20 gennaio > 30 gennaio 2023   PALAZZO DELLA PROVVEDERIA Mestre Beti Cotic – Nodi di buio, onde di luce_locandina

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Ruggero D’Autilia

” […] Se la morte è nera la vita è bianca e richiama il candore ancestrale di un pugno di farina gelosamente conservata nel sacco della vita e della memoria, il gesto leggero e consolante di una mano che in essa intuisce il principio vitale di ogni esistenza e, con amore, le conferisce forma e consistenza, agendo sulla materia come la mater dolorosa che tramuta il proprio gesto in figlio, accettandone la trasformazione e alludendo, in questo particolare luogo espositivo, al dogma della Transustanziazione. E all’immanenza di una sostanza mossa dall’amore che trascende la sua...

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Giorgio Trinciarelli

” […] Il lavoro dell’artista è infatti divenuto – seguendo una precisa evoluzione tecnica e stilistica sempre logica e lineare – ricerca dell’armonia spaziale e osmotica relazione con il vuoto che esiste e persiste al di fuori del manufatto e al di là della sua funzione estetica, laddove la materia scultorea determina il proprio ingombro nella dimensione del reale e afferma la propria esistenza autonoma, determinandosi come oggetto in un mondo già oggettificato, divenendo ulteriore strumento di analisi per comprenderlo, concettualizzarlo, dominarlo […]...

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Alessio Larocchi

” […] Nulla appare statico in questa sequenza d’immagini che l’artista seleziona e propone senza soluzione di continuità con l’intento di realizzare un archivio del tempo che scorre, dell’essere che diviene, dell’entità biologica (testimoniata dall’immagine) che trasfigura se stessa verso altre forme possibili, potenziali luoghi dell’essere nei quali dare forma – transitoriamente – alla propria natura mutevole. L’opera d’arte trasfigurata esiste (o, alla fine del passaggio trasfigurativo, smette di esistere) come elemento sensibile non più...

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